di Zeno Casella, Consigliere comunale uscente (PC) 

Nelle ultime ore ho letto svariati commenti circa la decisione presa lunedì sera dal Consiglio comunale di Capriasca, che ha stabilito la diminuzione di un punto percentuale del moltiplicatore comunale d'imposta e la costituzione di un fondo sociale COVID. In particolare, gongolano i promotori di questo alleggerimento fiscale che sono riusciti nel loro intento e pubblicizzano ora - in modo del tutto legittimo, beninteso - la propria vittoria. Nel fare ciò, viene però omessa una consistente parte di verità.

Innanzitutto, le destre capriaschesi che hanno vinto lo scontro nel legislativo comunale tentano di assumersi il merito di una proposta avanzata dalla sinistra: il PLR si era infatti mosso innanzitutto per richiedere una riduzione del moltiplicatore, mentre era stata la sinistra (attraverso una mia proposta di emendamento al preventivo 2021) a rivendicare l'istituzione di un fondo sociale per sostenere le economie domestiche messe in difficoltà dalla pandemia. La nostra proposta (condivisa anche dal PPD) prevedeva peraltro l'allocazione di una cifra di 200'000 CHF attraverso cui erogare aiuti economici mirati a coloro che fossero rimaste/i escluse/i dagli aiuti cantonali e federali: solo una piccola parte dei 130'000 CHF richiesti dalla proposta liberal-leghista saranno destinati a questo scopo, mentre una buona parte verrà utilizzata per ripetere l'azione "buoni spesa" realizzata lo scorso anno (con cui di certo non si va a sostenere in modo decisivo chi si trova in difficoltà).

In secondo luogo, la prospettata riduzione del moltiplicatore viene presentata come un doveroso gesto di rispetto verso la cittadinanza, a cui non viene chiesto "più del dovuto" attraverso la leva fiscale. Al di là della profonda ingiustizia sociale di una riduzione lineare delle imposte (che favorisce pochissimi cittadini benestanti, mentre ad oltre l'80% dei cittadini rimarranno in tasca poco più di 20 CHF all'anno) e l'inutilità di tale scelta sul piano dell'attrattività fiscale (il moltiplicatore scende solo dal 95% al 94%!), non si parla in alcun modo del rischio che incombe sui servizi offerti dal Comune: la profonda incertezza provocata dalla pandemia non garantisce previsioni certe sull'evoluzione del gettito fiscale, con il rischio di trovarsi in futuro a dover scegliere tra il ritorno alla precedente pressione fiscale e dei più importanti sacrifici nell'amministrazione comunale. E sappiamo tutti molto bene quanto poco sia probabile che coloro che oggi hanno proposto un alleggerimento fiscale siano poi disposti a ritornare sui propri passi a distanza di un solo anno: è ben più facile indicare alcune spese "superflue" da tagliare, con pesanti conseguenze per i servizi offerti ai cittadini! Senza contare che, con i circa 140'000 CHF di entrate perse dal Comune, la Capriasca avrebbe potuto permettersi - se solo avesse voluto - di costruire la nuova palestra che avrebbe permesso alle classi di scuola elementare di svolgere regolarmente le ore di educazione fisica previste dai piani di studio (di cui sono state private per anni proprio a causa della carenza di spazi).

Sono stato accusato di peccare di "ideologia" perché mi sono permesso di far notare (già in questo articolo: https://bit.ly/3wgZeD9) che tale scelta di fatto avvantaggia i ricchi, senza alleviare in alcun modo la difficile situazione delle fasce più fragili della popolazione, su cui incombe ora anche il rischio di un taglio dei servizi comunali. Ebbene sì, proprio di ideologia si tratta, e come ho già avuto modo di esprimere, tale dibattito mostra come - anche sul piano comunale - la diversità di visioni ed approcci politici alla cosa pubblica si traduca in una diversa sensibilità circa i problemi della cittadinanza e in una diversa volontà di farvi fronte. Da un lato troviamo coloro che si preoccupano maggiormente dell'equilibrio finanziario e del rispetto del principio di parsimonia, dall'altro invece uno schieramento progressista che si batte per rispondere ai bisogni delle fasce popolari e per garantire i diritti sociali dei cittadini.

Per questa ragione, invito tutte e tutti voi a sostenere con il vostro voto la lista "Onda Rossa (PS&SI - PC- GISO)" (lista n. 4) al Municipio e al Consiglio Comunale il prossimo 18 aprile!

PS: le due consigliere comunali Verdi & PAC, il cui schieramento ha deciso di non proseguire l'esperienza unitaria avviata lo scorso anno perché il resto del fronte progressista non sarebbe "abbastanza di sinistra", sono state l'ago della bilancia che, votando con le destre, ha permesso la vittoria del fronte PLR-Lega/UDC. Insomma, se volete votare progressista, votate l'originale che è senza dubbio più affidabile.