"Lugano città faro del cantone?"
martedì, 1° giugno 2021

No, se demolisce e affossa la cultura “underground”.

No, se si pone con tracotanza dalla parte dell’illegalità.

Il Gruppo di Coordinamento PS&SI di Capriasca condanna fermamente l’intervento delle ruspe all’ex Macello Comunale di Lugano.  

Si tratta di un atto prevaricatorio e molto preoccupante che fa pensare ad uno stato di polizia, più che ad uno stato democratico. Atteggiamenti  e azioni che fanno supporre il peggio per tutti noi cittadini ticinesi in un esempio di abuso di potere assoluto. 

Un’azione sporca, caratterizzata da mancanza di scrupoli, illecita, disonesta, fatta di notte (per nascondersi come ladri).

A distanza di alcuni giorni ancora non si conosce il flusso della comunicazione che ha portato ad una simile scelleratezza. Chi ha deciso? Quando? Chi era informato? Si è trattato di un’azione premeditata?

Domande che hanno scatenato il più straordinario e incredibile Campionato Mondiale di arrampicata sui vetri. Peccato!

Per chi crede nelle istituzioni e nei processi democratici.

Per chi osa sperare che almeno chi rappresenta l’autorità rispetti norme e leggi.

Per chi, per anni, ha tentato, spesso con successo, di costruire e animare un concetto di autogestione.

Per chi, al Mulino, al Maglio ed al Macello ha potuto crescere come essere umano, come artista o semplicemente come cittadino critico e libero.

Non sarà facile pensare di ripristinare un dialogo fra le parti, dopo quanto è successo. Il nostro auspicio è però quello che presto, dalle macerie del Macello possa sorgere un nuovo progetto di autogestione. Perché il progresso della società civile ha bisogno anche di visioni e di utopie.