Faccio riferimento alle «Linee guida per una strategia di sviluppo del Luganese» (2020)
dell’Ente regionale per lo sviluppo del Luganese (ERSL). Esso si dà come obiettivo di contribuire
ad orientare le scelte dei Comuni luganesi nello sviluppo dell’agglomerato in maniera inclusiva
(in favore di tutte le fasce di popolazione ed in particolare gli over 65), attrattiva (con possibilità
di alloggio e affitti adeguati, salari interessanti e buona offerta di mobilità pubblica e lenta) e
viva (grazie alla riqualifica di spazi in disuso, alla promozione di superfici per il coworking, alla
buona offerta di servizi di prossimità e allo stimolo di nuove abitudini di vita e di consumo
orientate al locale).
In particolare, per quanto riguarda il compito di rivitalizzare i nuclei e gli spazi in disuso, è
menzionato lo spazio condiviso (coworking) adatto a nuove iniziative imprenditoriali. L’ERSL
suggerisce altresì luoghi per servizi di prossimità che favoriscano la conciliabilità famiglialavoro (anche con l’offerta di asili nido), al fine di permettere l’insediamento di persone giovani.
La vicinanza al posto di lavoro garantisce inoltre una mobilità lenta compatibile con la
protezione dell’ambiente ed una maggiore qualità di vita.
Alla luce del fatto che sempre il summenzionato studio dell’ERSL constata nel Luganese una
mancanza di strutture per società associative e sportive, non ritengo opportuna l’alienazione
di uno stabile pubblico come quello dell’ex casa comunale di Lugaggia, attualmente in ottimo
stato e pronto per essere affittato e/o utilizzato per attività socio-economiche. Costruito nel
1862, l’edificio è stato regolarmente ristrutturato e su quattro piani offre locali di varia
ampiezza. La proprietà possiede pure un giardino che ospita un parco giochi di recente
rifacimento.
Il 9 giugno a Capriasca ci sarà la votazione contro la vendita dello stabile: mi auguro che abbia
successo. È in gioco un tassello importante per la nostra realtà socio- economica di quartiere,
nonché di Comune facente parte dell’agglomerato luganese.
Mariella Mulattieri-Binetti