Nell’approfondimento sul debito pubblico scrivevo del caso ARL2 e dell’accensione di un prestito per il suo acquisto: 5 milioni di franchi al tasso d’interesse annuo del 2.22% (con scadenza 14 dicembre 2032).
Costo annuo: CHF 111'000 di interessi passivi (con, parimenti, un aumento dell’esposizione debitoria comunale verso terzi da 65 a 70 milioni di franchi).
Scrivevo anche che lo stabile rende, perché i locali sono ceduti in locazione (fino a fine 2025, prorogata fino a fine 2028 salvo smentite) a La Posta Immobili. Un’entrata stimata in CHF 240'000 annui, con un rendimento netto di, all’incirca, 130'000 franchi.
Ed è qui, su questa cifra, che sono caduto in errore: non si tratta di CHF 240'000.
La cifra è un’altra, e ce la comunica il Preventivo 2023 che, in merito al gruppo 44 Ricavi finanziari, a pagina 12 così scrive: “Con il preventivo 2023 registriamo un aumento di fr. 281'900.00 (+ 32.27%), attestando il totale a fr. 1'155'400.00. Questo aumento è da imputare in toto alla registrazione per l’affitto che incasseremo con l’acquisizione dello stabile ARL”.
La stima del reddito annuo da locazioni (di questa locazione, ARL2) è stata eccessivamente prudente: l’ammontare reale è ben superiore, di oltre 40'000 franchi.
Riassumendo: l’aumento del debito pubblico di 5 milioni di franchi genera annualmente, a fronte di costi in interessi per CHF111'000, ricavi da locazione per CHF 281'900, con un saldo positivo di CHF 170'900.
Tradotto: ogni giorno, dall’aumento del debito pubblico di 5 milioni, il Comune incassa, puliti puliti, CHF 468.
In altri termini significa che, al tasso d’interesse medio dei prestiti accesi nel 2023, l’incremento di entrate generate dallo stabile ARL2 è in grado di finanziare un prestito di 7.5 milioni di franchi.
Lorenzo Quarenghi